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Il progetto di digitalizzazione, metadatazione e messa on line dell’epistolario e degli scritti di Antonio Canova


Contesto e finalità del progetto

La Biblioteca civica di Bassano del Grappa conserva la più grande raccolta al mondo di documenti manoscritti di Antonio Canova, composta dal suo epistolario (6.658 lettere),  dai quaderni di appunti e da altri scritti, tra cui: i Quaderni di viaggio 1779-1780, il Libro dei conti 1783-1788, il Libretto di esercizi di lingua inglese di Antonio Canova, gli Appunti sul viaggio in Inghilterra 1815, i Testamenti del 1802, 1805, 1809 e del 1815.

La raccolta degli scritti e delle lettere costituisce uno dei più importanti fondi della Biblioteca civica di Bassano del Grappa, cui fu donato da mons. Sartori Canova, fratellastro dello scultore, tra il 1852 e il 1857, assieme agli album dei disegni, alla racconta di incisioni in volume e a gran parte della biblioteca personale dell’artista per la parte di “belle arti”.

In vista delle celebrazioni canoviane del 2022, l’istituzione culturale ha dato avvio all’ambizioso progetto di digitalizzazione dell’intero fondo, di metadatazione dei diversi documenti ed infine della loro pubblicazione on line, creando così un archivio digitale che ne permetta la valorizzazione e ne possa consentire la fruizione da parte di studiosi e cittadini interessati.

“Sono molto numerosi gli studiosi, italiani e stranieri - spiega Stefano Pagliantini, direttore della Biblioteca civica,  -  che continuamente si rivolgono alla biblioteca per la consultazione del fondo, che ora avviene solo in loco e attraverso microfilm, solo in alcuni casi attraverso la consultazione degli originali. Questo progetto pone la Biblioteca di Bassano al passo con le maggiori istituzioni internazionali che hanno realizzato su loro fondi, particolarmente quelli di maggior spicco, progetti di digitalizzazione e la creazione di archivi digitali”.

Consistenza documentale e fasi del progetto

I documenti oggetto di questo progetto di digitalizzazione sono i seguenti:

  • 6.658 lettere e manoscritti diversi;
  • oltre 25.000 immagini digitali da realizzare attraverso scanner planetario già in dotazione della biblioteca civica (i file risultanti dalla digitalizzazione saranno immagini a profondità di colore truecolor, riprese ad una risoluzione di 300 dpi ottici reali).

Si è proceduto attraverso:

  • acquisizione delle immagini (scansione) attraverso scanner planetario;
  • indicizzazione ossia compilazione dei metadati tecnico-gestionali relativi alle immagini. I metadati rendono l’immagine acquisita un oggetto digitale individuabile e accessibile per la fruizione, l'archiviazione, la conservazione, la disseminazione e altre operazioni gestionali;
  • salvataggio di immagini ad alta definizione e metadati in apposito repository.

La messa on line del sito “Archivio digitale Antonio Canova” permette la valorizzazione del patrimonio canoviano e la sua libera fruizione da parte di studiosi e cittadini interessati. L’archivio digitale non è solo luogo di pubblicazione delle collezioni fisiche digitalizzate, ma anche una piattaforma per la condivisione e l’interoperabilità dei dati grazie all’utilizzo di formati standard aperti. Il sistema consente l’aggregazione e il riuso dei metadati. Non sono pertanto condivise le sole immagini, ma i metadati stessi possono essere oggetto di aggregazione da parte di soggetti terzi. In questo modo i nostri dati (come quelli di molte altre biblioteche del mondo) sono una miniera di informazioni utili per creare altro sapere, altre informazioni.