Appunti sul viaggio in Inghilterra (1815)
Si tratta di 5 fogli sciolti così composti: un foglio di cm. 23x37, piegato in due con un solo foglio scritto (f.1); un foglio di cm. 23 x 37,7 piegato in modo da formarne due (ff. 2-3); un foglio di cm. 23 x 18,9 (f.4); un foglio di cm. 23 x 37,4 piegato in modo da formarne due (ff.5-6); un foglio di cm. 23 x 18,8 (f.7).
La scrittura è di Antonio Canova. I fogli sono compresi fra i documenti donati da Giovanni Battista Sartori Canova alla Biblioteca civica di Bassano del Grappa nel 1852. Anche se non sono datate, le annotazioni furono stese certamente nel novembre 1815, durante l’unica visita di Canova in Inghilterra.
Nella lettera indirizzata a Leopoldo Cicognara il 12 agosto 1815, Canova scrisse: “Io mi allontano per qualche settimana da Roma, e forse per andare fino a Londra”. Senza dubbio per ragioni di sicurezza non fece parola del vero scopo del viaggio: il recupero della opere d’arte a Parigi. Probabilmente, fu solo una coincidenza il fatto che in Inghilterra già si parlasse dell’intenzione di Canova di visitare il paese. Naturalmente a Roma aveva incontrato molti viaggiatori inglesi, ricevendo da loro commissioni, e forse inviti ad andarli a trovare nel loro paese; tuttavia non riuscì ad attraversare la Manica finchè non ebbe portato a termine la missione a Parigi.
Accompagnato da Giovanni Battista Sartori, giunse il 1° novembre a Londra, dove si trattenne poco più di un mese. Il 4 dicembre Lord Castlereagh lo presentò al principe reggente e William Richard Hamilton dette una cena d’addio in suo onore, come riportato da “The Times” il 5 dicembre. Il 7 dicembre era a Dover, dove trovò il “mar tempestoso” e mentre aspettava che il tempo si calmasse per attraversare la Manica, scrisse a Lord Cawdor.
Le note che egli stese circa le opere d’arte nelle collezioni inglesi danno conto solo di una selezione molto piccola di quelle che dovette vedere.
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