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Libro dei conti (1783-1788)


È un libretto, rilegato in pergamena, costituito da 181 fogli, di cm. 22,4 x 17,2. La scrittura è di mano di Antonio Canova ed è compreso tra i documenti donati da Giovanni Battista Sartori Canova alla Biblioteca civica di Bassano del Grappa nel 1851.

Canova lo usò per registrare le ricevute di denaro e di spese, oltre il computo delle giornate di lavoro sue e dei suoi assistenti.

Le annotazioni abbracciano un arco temporale che va dal luglio 1783 (f. 2r) al luglio 1788 (f. 181r). Si notano le sequenze cronologiche solo all’interno delle diverse sezioni, marcate da linguette, sei delle quali ancora esistenti. Queste portano le seguenti diciture: “Modelli di legno piccoli, e modello grande” (f. 1r); “Avuti a conto del deposito” (f. 60r); “Gessi e ferri” (f. 140r); “Deposito Rezzonico” (f. 148r); “Mariano Canepa Amorino” (f. 173r) e “Vitalli” (f. 177r).

Il Libro risale ai cinque anni in cui Canova fu impegnato nell’esecuzione del monumento a Clemente XIV Ganganelli, aveva iniziato quello di Clemente XIII Rezzonico, il gruppo di Amore e Psiche giacenti e scolpito il primo dei suoi Amorini.

Il Libro, permettendo di seguire settimana per settimana l’andamento di questi lavori, offre una documentazione straordinariamente ricca su queste sculture e di grande rilevanza storica poiché dà modo allo studioso di seguire i procedimenti materiali con cui furono eseguite.

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